Intervista a Simone Schmid, insegnante di protezione degli animali

Simone Schmid è specializzata in ricci, balene/delfini e conigli/porcellini d’India.
L’intervista è stata condotta dai Kraxy: Junus Gutzeit, Loein Rizzi, Yannis Gutzeit.

Perché ha deciso di diventare insegnante di protezione degli animali per Krax?
Quello che mi motiva più di ogni altra cosa è il desiderio di risvegliare negli alunni l’entusiasmo per il mondo animale e la possibilità di trasmettere alle scolaresche qualche esperienza pratica, per es. nella cura dei ricci, nella detenzione dei conigli rispettosa della specie, ecc.

Com’è che ha deciso di aiutare i ricci e non, per esempio, i caprioli?
Nel 2005 una signora che dirigeva una stazione di accoglienza per ricci da più di 50 anni fece un appello: cercava volontari che aiutassero a pulire i box dei ricci e a prendersi cura di questi animali. Dato che questo appello mi toccò molto, mi presentai e cominciai a dare una mano insieme con mia figlia, che all’epoca aveva 4 anni. Di quando in quando iniziai a occuparmi anche di pubbliche relazioni, ovvero di visite a scuole e scuole dell’infanzia, pass vacanze ecc., un’attività che svolgo ancora oggi con moltissima gioia.

Come si fa a sensibilizzare gli alunni riguardo alla protezione dei ricci?
Fornisco ai bambini informazioni sui ricci interessanti e adeguate alla loro età e insieme pensiamo, per esempio, a cosa si può fare d’autunno per questi animaletti spinosi.

Cosa si può fare, se si trova un riccio?
L’animale deve essere pesato e il suo aspetto fisico deve essere “analizzato” (è longilineo o ha una forma più rotonda?) e osservato (zoppica? è ferito? ecc.). Questi indizi devono poi essere comunicati a una stazione di accoglienza per ricci certificata.
Una volta informato al riguardo, il personale specializzato consiglia la persona che ha effettuato la chiamata in merito al da farsi.

È possibile offrire riparo per l’inverno a un riccio trovatello?
In linea di principio sì, d’intesa con una stazione di accoglienza per ricci. Forniamo istruzioni a chi trova gli animali, perché è necessario possedere almeno qualche conoscenza di base sui ricci.

Lei ha una famiglia? Ha figli?
Sì, ho una famiglia, con una figlia di 18 anni. Con noi vivono anche un gruppo di conigli e tre gatti. E naturalmente abbiamo sempre qualche cucciolo di riccio rimasto orfano di cui ci occupiamo finché non sarà cresciuto e qualche riccio adulto che trascorre l’inverno da noi (in giardino).

Per concludere, c’è ancora qualcosa che vorrebbe aggiungere?
Far visita alle scuole, quelle dell’infanzia comprese, mi appassiona molto. Ogni anno incontro circa 40-50 scolaresche nella Svizzera tedesca. Poter trasmettere le mie conoscenze ai bambini e appassionarli a ricci, balene/delfini, conigli/porcellini d’India è un’esperienza che arricchisce

Simone Schmid

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